La grande truffa sui fondi Ue, nel 2013 frodi per 60 milioni. Su 383 casi, 160 solo in Calabria. Pure 5 cause sui finanziamenti del 1989
Nel 2013 frodi per 60 milioni. Su 383 casi, 160 solo in Calabria. Pure 5 cause sui finanziamenti del 1989
È di solo due giorni fa l’aggiornamento di Graziano Delrio sui fondi europei: ci sono ancora 17 miliardi e 613 milioni da spendere entro la fine del prossimo anno per sfruttare a pieno le cartucce messe a disposizione dall’Unione europea per i finanziamenti 2007-2013. Ma in Italia non c’è solo una quota di fondi non spesi, ma anche un’altra, decisamente cospicua, che è stata assegnata illegittimamente. Solo in riferimento al 2013 parliamo di ben 60 milioni di euro di fondi europei coinvolti in frodi o altro tipo di irregolarità. Soldi ovviamente bloccati in attesa di sentenze definitive. Soldi, dunque, che si aggiungono alla mole dei fondi non assegnati.
IL RAPPORTO
Insomma, il mondo dei finanziamenti europei è un mondo dove non c’è solo tanta negligenza da parte delle amministrazioni, ma anche profonda illegalità. Questo è il quadro che emerge sfogliando l’aggiornamento “sull’attività svolta dal comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea” presentato in questi giorni al Parlamento dal sottosegretario alle politiche europee Sandro Gozi. Per la precisione parliamo di 59,8 milioni di euro, frutto di ben 383 irregolarità riscontrate. Tra ministeri e Regioni spicca su tutti la Calabria con 160 segnalazioni che stacca tutti di gran lunga, dato che a seguire troviamo il ministero dello Sviluppo Economico con “soli” 37 casi e la Sicilia con 32. Nonostante questo, però, la più truffata in termini monetari è proprio il Mise: 37 casi per un importo coinvolto di oltre 15milioni di euro.
MAGISTRATURA LUMACA
Non bisogna però fermarsi qui. Come detto, i 60 milioni sono riferiti solo alle irregolarità riscontrate nel 2013. Ecco che allora la domanda sorge spontanea: a quanto ammonta l’importo complessivo dei fondi ancora bloccati per frodi? Ben 178milioni di euro. Una cifra spaventosa. Ma la questione è anche un’altra. Di tutti procedimenti penali ancora aperti, 5 riguardano addirittura i fondi 1989-1993, a causa di una spaventosa lentezza della macchina giudiziaria. Di questi, due casi “sono ancora in attesa di sviluppi da parte del Tribunale di Catania”, uno è “pendente presso il Tribunale di Ancona”, uno a Roma è tuttora in corso e un altro (che tocca il ministero dell’Agricoltura) è pendente al Tribunale di Larino (Campobasso).
SOLDI FANTASMA
Ma non c’è solo una clamorosa mole di soldi bloccati per la lentezza giudiziaria e burocratica. Ci sono, infatti, soldi sbloccati da sentenze definitive che lo Stato però ancora non recupera.
Sono 3.851 le segnalazioni di frode definite fino ad oggi, per un importo (spaventoso) di 900milioni di euro. Di questi, però, effettivamente erogati dalle autorità ai beneficiari (che poi hanno truffato lo Stato) risultano 324milioni. Domanda: quanto è stato recuperato? 272milioni. Ergo: 52 milioni restano appesi. Quando invece potrebbero essere immediatamente ripresi. E riassegnati. A qualcuno, si spera, onesto.
È di solo due giorni fa l’aggiornamento di Graziano Delrio sui fondi europei: ci sono ancora 17 miliardi e 613 milioni da spendere entro la fine del prossimo anno per sfruttare a pieno le cartucce messe a disposizione dall’Unione europea per i finanziamenti 2007-2013. Ma in Italia non c’è solo una quota di fondi non spesi, ma anche un’altra, decisamente cospicua, che è stata assegnata illegittimamente. Solo in riferimento al 2013 parliamo di ben 60 milioni di euro di fondi europei coinvolti in frodi o altro tipo di irregolarità. Soldi ovviamente bloccati in attesa di sentenze definitive. Soldi, dunque, che si aggiungono alla mole dei fondi non assegnati.
IL RAPPORTO
Insomma, il mondo dei finanziamenti europei è un mondo dove non c’è solo tanta negligenza da parte delle amministrazioni, ma anche profonda illegalità. Questo è il quadro che emerge sfogliando l’aggiornamento “sull’attività svolta dal comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea” presentato in questi giorni al Parlamento dal sottosegretario alle politiche europee Sandro Gozi. Per la precisione parliamo di 59,8 milioni di euro, frutto di ben 383 irregolarità riscontrate. Tra ministeri e Regioni spicca su tutti la Calabria con 160 segnalazioni che stacca tutti di gran lunga, dato che a seguire troviamo il ministero dello Sviluppo Economico con “soli” 37 casi e la Sicilia con 32. Nonostante questo, però, la più truffata in termini monetari è proprio il Mise: 37 casi per un importo coinvolto di oltre 15milioni di euro.
MAGISTRATURA LUMACA
Non bisogna però fermarsi qui. Come detto, i 60 milioni sono riferiti solo alle irregolarità riscontrate nel 2013. Ecco che allora la domanda sorge spontanea: a quanto ammonta l’importo complessivo dei fondi ancora bloccati per frodi? Ben 178milioni di euro. Una cifra spaventosa. Ma la questione è anche un’altra. Di tutti procedimenti penali ancora aperti, 5 riguardano addirittura i fondi 1989-1993, a causa di una spaventosa lentezza della macchina giudiziaria. Di questi, due casi “sono ancora in attesa di sviluppi da parte del Tribunale di Catania”, uno è “pendente presso il Tribunale di Ancona”, uno a Roma è tuttora in corso e un altro (che tocca il ministero dell’Agricoltura) è pendente al Tribunale di Larino (Campobasso).
SOLDI FANTASMA
Ma non c’è solo una clamorosa mole di soldi bloccati per la lentezza giudiziaria e burocratica. Ci sono, infatti, soldi sbloccati da sentenze definitive che lo Stato però ancora non recupera.
Sono 3.851 le segnalazioni di frode definite fino ad oggi, per un importo (spaventoso) di 900milioni di euro. Di questi, però, effettivamente erogati dalle autorità ai beneficiari (che poi hanno truffato lo Stato) risultano 324milioni. Domanda: quanto è stato recuperato? 272milioni. Ergo: 52 milioni restano appesi. Quando invece potrebbero essere immediatamente ripresi. E riassegnati. A qualcuno, si spera, onesto.
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