Il primo episodio di rilievo si è verificato intorno alle 17, un'ora prima dell'inaugurazione, quando un nutrito gruppo di attivisti vicini al centro sociale Cantiere ha cercato due volte di forzare il cordone della polizia che chiudeva via Santa Margherita, a lato della Scala. Le forze dell'ordine hanno caricato per far arretrare i manifestanti che si sono poi confrontati con polizia e carabinieri ancora per circa un'ora. Il secondo, dopo una serie di capovolgimenti di fronte legati a micro proteste, via via arginate dalle forze dell'ordine, è avvenuto intorno alle 18.30 quando una falange di carabinieri ha caricato lungo piazza della Scala, proprio davanti a Palazzo Marino, gettando lo scompiglio fra un gruppo di antagonisti e anarchici (e molti passanti) che fino a quel momento aveva dato del filo da torcere all'ordine pubblico grazie ad elementi dei centri sociali che li avevano raggiunti passando dalla galleria e raddoppiando i fronti.
Dalla questura è stato poi spiegato che quell'azione si è resa necessaria proprio per accorpare da un solo lato le varie frange di manifestanti che con una serie di azioni a macchia di leopardo stavano creando troppa confusione rischiando di coinvolgere la gente comune che, prima delle transenne, tra la Galleria Vittorio Emanuele II e la parte di piazza della Scala accessibile, si trovava lì per vedere l'arrivo dei vip. Alla fine il bilancio è stato contenuto. Alcuni manifestanti hanno lamentato contusioni e ferite alla testa (si tratta per la maggior parte di persone che avevano partecipato al tentativo di sfondamento in via Santa Margherita) mentre due carabinieri sono rimasti feriti rispettivamente a spalla e gamba: uno in particolare è stato colpito dal lancio di un pezzo di cestino di metallo che gli ha rotto un parastinchi, e che senza di esso avrebbe certamente procurato danni gravi.
L'elemento che ha caratterizzato la protesta in piazza di quest'anno, è stato ancora una volta quello della casa, come nelle settimane precedenti, caratterizzate da manifestazioni e tafferugli. Anche se la sensazione, dai molti gruppi di attivisti assenti, è che la temuta saldatura fra tutte le forze antagoniste sul tema degli sgomberi, non sia avvenuta.