“L’Europa è morta con Aylin sulle spiagge della Turchia. La comunità internazionale europea ed extraeuropea, le cosiddette grandi potenze, portano su di sé la responsabilità di questa morte attraverso la destabilizzazione dell’area del Mediterraneo, la successiva complicità con quel traffico di uomini, donne e bambini che non si è voluto annientare, rendendo impossibile ogni gestione ordinata e davvero umanitaria di questa grande fuga. Di fronte a un bimbo esangue riverso sul bagnasciuga si odono tardive e colpevoli voci di pentimento ipocrita. Oggi muore l’Europa, inghiottita dai suoi squallidi numeri macroeconomici, dal suo egoismo e dalla rinuncia a essere continente di cultura, valori compassionevoli e civiltà”.
Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano i migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Il Sistema nazionale di accoglienza è articolato in due sotto-insiemi, entrambi coordinati dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e che, in ragione delle differenti funzioni, hanno modelli organizzativi, voci di costo e tempi di permanenza differenziati. Esistono i centri governativi, ossia strutture che offrono accoglienza a diverse tipologie di migranti e che sono suddivise in quattro diverse tipologie: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza); CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo); i CIE (Centri di identificazione espulsione) anch’essi proiettati verso una nuova ident...
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