Il reparto di medicina interna dell' Azienda Ospedaliera BMM di Reggio Calabria, nei giorni scorsi ha registrato l'ennesimo Record di barelle nel corridoio (17).
Come da copione, arriva la Stagione invernale, le prime influenze stagionali e aumentano il numero dei ricoveri, in particolare dei pazienti più anziani e fragili. Il risultato di questa concatenazione di circostanze? Barelle in corridoio, barelle in più sistemate all’interno delle stanze dei reparti, che accolgono pazienti extra. Oltre ai venticinque posti letto in dotazione, sono stati aggiunti 17 postazioni di fortuna, per altrettanti pazienti che avevano bisogno di un ricovero urgente. Aumenta temporaneamente la capacità di accoglimento dei ricoverati, ma il personale in servizio resta sempre lo stesso, quindi cresce la mole di lavoro da svolgere. Dice Anoldo, Segretario UGL Sanità Regione Calabria, posso solo confermare che negli ultimi anni poco o nulla sembra essere cambiato.
D’altro canto però anche i familiari dei ricoverati "battono i pugni", perché all’interno delle stanze diminuisce lo spazio vitale e ogni manovra si fa più complicata.
《Ho registrato una situazione preoccupante in Medicina, i pazienti sono sistemati in barelle anche per giorni in attesa che si liberino letti veri e propri.
Questo crea un disagio in primo luogo per gli infermieri, che sono costretti ad aumentare ancor di più i ritmi lavorativi e a tutto il personale poi perché ha minor capacità di movimento all’interno del reparto, particolare che può fare la differenza in caso di emergenza》continua《Ed è giusto che l’amministrazione dell’ Azienda prenda dei seri provvedimenti per migliorare le condizioni di lavoro del personale del comparto. Gli infermieri lavorano tantissimo e sono meno pagati rispetto ad altre strutture Pubbliche》.
《Ma adesso basta dichiarazioni da prima pagina》conclude Anoldo, 《bisogna dare risposte concrete ed immediate, per questo è per altri temi rimasti irrisolti chiederò un incontro al Neo Direttore Generale, per capire quale sono gli Interventi immediati che intende adottare》.
Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano i migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Il Sistema nazionale di accoglienza è articolato in due sotto-insiemi, entrambi coordinati dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e che, in ragione delle differenti funzioni, hanno modelli organizzativi, voci di costo e tempi di permanenza differenziati. Esistono i centri governativi, ossia strutture che offrono accoglienza a diverse tipologie di migranti e che sono suddivise in quattro diverse tipologie: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza); CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo); i CIE (Centri di identificazione espulsione) anch’essi proiettati verso una nuova ident...
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