Quello che è successo la notte del 21 agosto 2016 sul lungomare di Reggio Calabria all’interno del Pepys Beach rimarrà nella storia come uno degli episodi più stupidi e vergognosi nella storia della nostra città. Verso la fine della serata, precisamente verso le 2.15, all’interno della struttura scoppiò una forte rissa che non si limitò a coinvolgere due o tre persone, ma raggiunse livelli di intensità così seri da coinvolgere mezzo lido. A nulla sono serviti i vari interventi di persone esterne per frenare la furia dei ragazzi coinvolti, i quali oltre ad essere arrivati alle mani, provocarono notevoli danni alla struttura. Io personalmente ho assistito alla scena insieme ad altri miei amici e in mezzo al caos, quei ragazzi sono riusciti a fare pure ridere. Infatti uno di loro si arrampicò in stile “tarzan”, al fine di raggiungere prima la persona presa di mira, rompendolo completamente. Dopo un bel pò il tutto si trasferì al di fuori del lido, ma anche esternamente il Pepys subì danni sia alle transenne e sia alle porte. Dopo ulteriori insulti si arrivò all’allontanamento volontario dei teppisti e tutto tornò alla normalità. Non si sanno i motivi che hanno provocato tale schifo e non si sà nulla riguardo l’identità delle persone coinvolte, ma di certo è una cosa che poteva finire peggio provocando anche la chiusura del locale.
Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano i migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Il Sistema nazionale di accoglienza è articolato in due sotto-insiemi, entrambi coordinati dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e che, in ragione delle differenti funzioni, hanno modelli organizzativi, voci di costo e tempi di permanenza differenziati. Esistono i centri governativi, ossia strutture che offrono accoglienza a diverse tipologie di migranti e che sono suddivise in quattro diverse tipologie: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza); CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo); i CIE (Centri di identificazione espulsione) anch’essi proiettati verso una nuova ident...