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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Ancora tagli alla Sanità: una bella sforbiciata da 422 milioni sulla pelle della Gente.

“I tagli lineari, perpetrati senza soluzione di continuità da Monti a Renzi, stanno affossando la sanità pubblica. Ulteriori tagli al fsn metterebbero a rischio i nuovi Lea, e non solo. Inaccettabile. Questo governo se ne faccia carico. D’altronde, sono anche la superficialità e l’assenza di lungimiranza e programmazione nell’affrontare i nodi che investono la governance dell’intero sistema – compresi i criteri di riparto del fondo sanitario nazionale, nonché i meccanismi che consentono alle regioni a statuto speciale di sfilarsi dal contributo alla finanza pubblica – a fare la loro parte. Da qui deriva, infatti, il taglio di 422 milioni di euro al fsn di cui dovranno farsi carico le regioni ordinarie nel 2017, non avendo le speciali accettato i tagli corrispondenti della legge di stabilità 2016″. Lo dichiara in una nota Luigi d’Ambrosio Lettieri  (CoR/Direzione Italia), componente Commissione Sanità Senato. “Purtroppo, questi ulteriori tagli al fsn potrebbero rappresentare la c

Italian revolution, ecco gli "indignati" italiani

No alla violenza, no ai partiti, l'essere umano al centro e mai più “vivere per lavorare”: queste le parole chiave degli Indignati italiani.   Ma chi sono questi indignati? Semplici cittadini, dai venti ai cinquant'anni, che si stanno unendo.  Gli Indignati ogni dì indicono assemble, qui i ragazzi discutono in un incontro generale i punti all'ordine del giorno; ogni proposta viene prodotta dai singoli all'interno di commissioni tematiche, e viene poi portata all'attenzione dell'assemblea. Diventa fondamentale quindi il consenso della piazza attorno alle mozioni, visto che di leader non ce ne sono (e non ne vogliono) e l'ormai consolidata forma della semplice “maggioranza più uno” non viene più considerata valida.  Col passare del tempo si stanno definendo sempre più concretamente le specificità della piazza: lavoro, sanità, casa, istruzione, cultura e futuro. Bersagli dell'indignazione sono invece i banchieri, la dilagante disoccupazione giovan

MalaSanità Calabrese:" Quando tutto ebbe inizio"

Doris Lo Moro, cacciata dal presidente Loiero, "fu l'ultimo assessore alla Sanità in Calabria, Prima di un Commissariamento lungo 7 anni  non ancora finito"... Era il 2009... “Sette morti solo nel mese di agosto: in Calabria la presunta malasanità uccide più della ‘ndrangheta. Il ministro Sacconi ha inviato i suoi ispettori, mentre la Commissione parlamentare ha convocato il governatore Loiero. Che entro metà settembre dovrà dimostrare di avere i conti in ordine per evitare il commissariamento. “Ma il problema della sanità calabrese non è economico, quanto di organizzazione”, spiega a ‘L’espresso’ Doris Lo Moro: “Qui aumenta il debito sanitario ma non cresce la qualità dei servizi e quel che è peggio si continua a morire di sanità”…. Nel 2005 viene eletta al Consiglio Regionale della Calabria, candidata nella lista dei DS, ed entra a far parte della Giunta Regionale guidata da Agazio Loiero in qualità di assessore alla Tutela della Salute. Viene riconfermata nel

Project Nursing L'infermiere di famiglia