#ReggioCalabria, 20 giu – “In Via Aldo Moro, nel cuore di Reggio Calabria, vige una situazione di degrado inaccettabile. Nel giardinetto pubblico antistante suddetta via, oltre ad erbacce, incuria e sporcizia, vi è uno stabile utilizzato chiaramente come abitazione abusiva di alcuni extracomunitari. In virtù di ciò chiediamo lo sgombero immediato di questo insediamento abusivo”. È questa la dura denuncia di CasaPound Calabria.
“Nel corso dell’opera di bonifica del giardinetto pubblico antistante le abitazioni della traversa di Via San Giuseppe, - spiegano i militanti - ci siamo resi conto della presenza di uno stabile il cui materiale pare essere pericoloso. All’interno dello stabile alloggiano alcuni extracomunitari, ciò lo si evince dalla presenza di coperte, abiti, etc nonché dalle testimonianze dei residenti. Questi ultimi, inoltre, nel pomeriggio sono costretti a barricarsi in casa per non subire le angherie di queste persone che hanno deciso di albergare dentro l’abusiva e pericolosa baracca che si trova proprio difronte le finestre delle loro abitazioni”.
“Si tratta – incalzano– di una situazione indecente e lesiva alla salute ed alla dignità di queste famiglie le quali più volte hanno richiesto l’intervento delle autorità competenti che, però, hanno preferito ignorarle lasciandole allo sbando, rischiando anche episodi spiacevoli o situazioni di pericolo. L’amministrazione comunale si assuma le proprie responsabilità e intervenga immediatamente per porre fine a questa situazione. Esigiamo che tutte le famiglie di Via San Giuseppe possano vivere in serenità. Fin quando quella struttura non verrà smantellata continuerà a regnare il degrado più totale”.
“Chiediamo - che nel più breve tempo possibile le autorità competenti prendano le misure necessarie affinché queste zone tornino ad essere sicure e vivibili per i cittadini, augurandoci che una volta effettuato lo sgombero ci siano controlli da parte delle autorità competenti, per evitare che a distanza di poco tempo non si ripresenti l’attuale situazione. Qualora ciò non dovesse avvenire – concludono - siamo pronti a scendere in piazza al fianco dei cittadini”.