Il violento pestaggio del Trentino ricorda molto quello di Fermo, con la differenza che non si piangano morti ma un finanziere comunque in gravissime condizioni. La difformità vera è che, in questo caso, a difendere la propria donna da un immigrato magrebino è stato un comunissimo italiano.
Come a ricordare la trama di un vecchio film, gli autori del brutale pestaggio sono già noti alle forze dell’ordine italiane. Si tratta di un “italiano” di origine magrebindi 24 anni, pregiudicato e ammonito dal Questore per avere picchiato più volte la propria madre e un polacco, anche lui con precedenti penali.
E’ vergognoso che si debba assistere a queste. La maggior parte dei reati viene commessa da persone che sono state già condannate in passato, quelli che vengono comunemente chiamati pregiudicati. Basterebbe tenerli al sicuro per tempi lunghi e il numero di reati in Italia diminuirebbe drasticamente. Secondo quanto diffuso dai giornali uno dei due uomini che hanno massacrato il finanziere aveva precedenti specifici per aggressione, addirittura verso la madre.
E ancora nessuno dice, fuori dalla falsa ipocrisia e dalla paura di essere accusato di razzismo, che il problema della criminalità degli immigrati è grave e reale. Nonostante gli stranieri siano poco più del 5% della popolazione presente in Italia, rappresentano più del 30% della popolazione carceraria italiana . E inoltre, secondo le statistiche ufficiali, gli stranieri sono il 30% delle persone denunciate Italia. E questo è un aggravio pure per i professionisti della sicurezza, che sempre di meno e con meno risorse hanno sempre più lavoro!