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Cosa penso della Rivoluzione in Italia.

Nell’Italia di oggi c’è un livello di corruzione e disonestà da far impallidire i politicanti del periodo immediatamente pre-Mani Pulite.(vidi consiglio comunale di Roma Capitale)
Oltretutto cio’ non avviene immediatamente dopo i favolosi anni ’80, ma sta accadendo oggi, sotto i nostri occhi, in un era in cui gli italiani sono sempre piu’ poveri, i prezzi di tutti i beni sempre piu’ alti, l’economia e’ ferma, anzi è in recessione, lo Stato ha un debito tra i piu’ alti del mondo e le conquiste civili, sociali e democratiche ottenute dal 1945 in poi vengono attaccate, screditate e erose giorno dopo giorno.
Le ragioni economiche di questa crisi sono in parte planetarie, e’ vero. Ma questa crisi economica mondiale e’ come una marea che ritirandosi lascia bene in vista le tante magagne della nostra Italietta che prima, in tempi di vacche grasse, potevamo ‘permetterci’ di tralasciare, di non affrontare con al dovuta risolutezza. Alcune magagne :
la Mafia (che gestendo il 10% dell’economia nazionale e’ praticamente la nostra prima azienda) ;
l’Evasione fiscale : secondo la Corte dei Conti ogni anno in Italia si stima che l’evasione fiscale sia di 100 miliardi di euro; di questi soltanto una parte viene scoperta e ancor meno soldi vengono recuperati. Alla fine soltanto il 5% del totale evaso rientra nelle casse dello Stato;


il sistema clientelare : « con una mano il politico fa assumere precari, raccomandati, stabilizzati, amici, parenti, elettori, portaborse e reggipanza senza un concorso serio da decenni e senza che neppure i più scadenti o almeno i ladri e i corrotti vengano buttati fuori. E con l’altra mano distribuisce all’esterno lavori profumatamente pagati sostenendo che nessuno tra i dipendenti è all’altezza di farli. Un circolo vizioso micidiale » ;
il Debito Pubblico;
la competitivita’ ;
il Mezzogiorno ;
e via dicendo.
Chiediamo misure drastiche:
Rivoluzione Democratica!
Questa situazione tragica andrebbe affrontata con provvedimenti drastici da gente seria. Da una classe politica e da tecnici che siano quanto di meglio la nostra Nazione possiede. Ci vorrebbe gente competente. Gente fresca. Idee nuove. Soluzioni radicali e innovative.
Insomma, se fino a qualche anno fa il giovanotto in coppola e lupara – e a volte tritolo – poteva essere quella nota di colore che rendeva il nostro paese cosi’ unico e verace nel panorama dei paesi piu’ industrializzati del mondo, ma sembrava non fermare la sua crescita economica, oggi puo’ invece risultare il fattore decisivo nel crollo di tutto il sistema-paese sotto il peso dei suoi mille cancri mai curati.
La legalità andrebbe ripristinata immediatamente :andrebbe richiesta una fedina penale immacolata e la massima distanza anche solo da situazioni poco limpide e da ambienti sospetti. I gestori della cosa pubblica non dovrebbero essere minimamente sospettabili di conflitti di interesse, favoritismi o clientelismi.

Non si può più permettere a pregiudicati di gestire il bene comune! Persone che hanno dimostrato di poter violare le leggi per il proprio tornaconto personale (o di clan, o di partito) dovrebbero lasciare spazio a persone oneste, come ce ne sono ancora tante. Bisogna avere la capacita’ di individuare volta per volta una persona onesta e con qualità idonee a svolgere una determinata funzione pubblica, che sia il Ministro dell’Ambiente o il sindaco della nostra città. Una volta scelta la persona adatta, questa va ‘assunta’ sulla base di un ‘contratto’ preciso, che deve essere in qualche modo tenuto a rispettare. (Penso alla revoca del mandato). In pratica serve riprendere indietro il potere dalle mani delle elite e poi darlo di volta in volta, per un breve periodo di tempo, nelle mani di un cittadino onesto, intelligente e preparato per realizzare un progetto. Si, ci vuole il «politico a progetto», o qualcosa del genere.
Più potere dovrebbe essere lasciato sempre nelle mani del popolo, introducendo a tutti i livelli strumenti democratici come :
La revocabilità del mandato (tramite Referendum Revocatorio) per tutti gli eletti e i gestori della Cosa Pubblica
Il Bilancio partecipativo
Il Referendum Propositivo (e non solo Abrogativo)
altre forme di democrazia diretta (si può prendere la Svizzera come esempio)
Inoltre delle Leggi di Emergenza Sociale giustificate dalla crisi economica e morale dovrebbero sospendere ogni privilegio fino ad ora concesso ai gestori della Res Publica e alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
Non si dovrebbero concedere stipendi ai parlamentari che dichiarano altri introiti superiori ad una certa cifra, cioè a chi e’ gia’ ricco e non ha bisogno di altri diecimila e passa euro al mese (lo stipendio di un parlamentare).
E non si prenda tutto questo per antipolica o qualunquismo. Difatti anche i giornalisti del Corriere della Sera Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, autori del libro La Casta, che riporta sprechi e privilegi ingiustificati della politica italiana, ribadiscono la loro FIDUCIA NELLA POLITICA, NELLA DEMOCRAZIA E NEI PARTITI e la condanna del qualunquismo, definito “privo di senso e dannoso”, ma sostengono che in Italia queste importanti istituzioni stiano subendo una deriva ingiustificata e vergognosa.
La Giustizia dovrebbe iniziare a funzionare per davvero. Da decenni molti processi che vedono coinvolti politici o potenti sono stati prescritti, spostati di sede, interrotti per immunita’ parlamentari varie, indultati o annullati perche’ i reati sono stati aboliti da qualche governo… Molti, praticamente tutti, pur essendo condannati, non hanno pagato la pena grazie a indulti, amnistie, inosservanza dei verdetti del tribunale.
Basta con i Lodi Maccanico o Alfano, le “salva-Previti” e salva-Berlusconi, le blocca-processi e ogni altra diavoleria ingegnata da potenti senza scrupoli e senza vergogna!
Basta con l’arroganza del Potere.
Chiediamo una nuova Rivoluzione!
Una Rivoluzione Italiana!
A 227 anni dalla Rivoluzione Francese, chiediamo ancora, semplicemente,
Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, Democrazia e Giustizia.
Ora,che fare?
Mi permetto di suggerire alcune possibili azioni popolari volte a riprendere indietro il potere:
1)Lotta quotidiana contro il regime: in piazza, nelle scuole, nelle università, porta a porta, volantinaggi, sulla rete e in ogni altro modo possibile. “Attacco frontale” quotidiano contro i membri della casta, armati solo di non-violenza, di una telecamera, di un megafono, della conoscenza dei fatti e della Verità.
2) Rifiuto del menefreghismo e del frazionismo: organizzare l’opposizione popolare intorno a una lista o un partito-movimento di Rinascita Nazionale.

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