Passa ai contenuti principali

Anoldo: Reggio dalla nuova primavera alla Glaciazione




Egregio sig. Sindaco,

Lei è stato eletto in una stagione politica nella quale le parole d’ordine erano rinnovamento, trasparenza, partecipazione.

Ha condotto una campagna elettorale, attraverso la quale, Lei da sempre esponente della sinistra più massimalista, aveva affascinato elettori ed elettrici di diverse origini politiche e culturali lanciando slogan, primo tra tutti “#LaSvolta” e “#BentornataPrimavera”, che avevano acceso speranze e sogni.

Fin dall’inizio, dalla composizione della sua giunta, ha dimostrato che oltre gli slogan ben poco stava cambiando, rimanendo invischiato in schemi consunti, in giochi di potere che hanno riportato la città  20 anni in dietro; Lei Sindaco di sinistra è divenuto lo strumento del ritorno al potere delle vecchie consorterie cittadine.

Assessori legati ad interessi altri rispetto alla città, inadatti, privi di esperienza amministrativa, condizionati da preconcetti ideologici, inefficienti, estranei alla struttura comunale.

La trasparenza, si è tramutata  in caccia all’untore.

La partecipazione si è rapidamente dissolta, lasciando spazio solo ad eventi dimostrativi, creando di fatto una frattura profonda con il tessuto sociale e produttivo della città, molto spesso trattato con sufficienza ed alterigia, facendo prevalere un’antica supponenza antipopolare della sinistra, abituata ad educare il popolo, non ad ascoltarlo.

La solidarietà, la pax sociale, che aveva caratterizzato, spesso in modo eccessivo le precedenti giunte, è stata destrutturata, senza avere la capacità di proporre un nuovo modello di assistenza, ma cancellando  del tutto anche la capacità di ascolto, trasformando l’assessorato ai servizi sociali in un ufficio burocratico.

Il bilancio è divenuto un totem ideologico, in nome del quale si è cancellata qualsiasi ipotesi di sviluppo, qualsiasi forma di solidarietà sociale, di fatto rendendo il palazzo comunale una specie di ufficio riscossioni, privo di qualsivoglia umanità.

 Piano regolatore, alberghiero, modello di sviluppo, crisi occupazionale, anche la semplice manutenzione ordinaria della città sono rimasti semplici titoli privi di elaborato, proclami mai sostanziati da atti amministrativi.

Oggi la città sembra un deserto, negozi chiusi, disperati che chiedono elemosina in ogni dove, donne ed uomini drammaticamente privi di speranze; i rapporti tra giunta e personale sono per lo più regolati da atti giudiziari; nessun progetto, nessuna nuova idea; abbandono e degrado

Lei è costretto ad inaugurare opere deliberate dalla precedente giunta, senza avere neanche la creanza di invitare chi realmente le ha permesse.

Sindaco ha fallito, se ne faccia una ragione. Non è sicuramente tutta colpa sua, non aveva o non ha potuto avere uomini e collaboratori validi, Le mancava la necessaria esperienza amministrativa.

Ed allora faccia un atto d’amore verso la sua gente e la sua terra: si dimetta, subito. Permetta a Reggio Calabria di ritrovare un filo di speranza, di serenità, di possibilità di uscire dal tunnel.

Le chiediamo da cittadini di permetterci di immaginare un domani diverso.

Ci metta del suo, ci permetta di avere un vero Sindaco

Con rispetto #passapacasa 
Francesco Anoldo

Commenti

Post popolari in questo blog

Tentato Omicidio a Catona Indagano i Carabinieri

L'agguato è avvenuto nella zona di argilla' il ' 19 ottobre: la Direzione distrettuale antimafia indaga A indicare i presunti responsabili lo stesso 43enne ferito al volto  e alla braccio destro e alla mano sinistra   raggiunto da alcuni colpi al di coltello   oltre che con colpito al volto ripetutamente con pugni.  Sembrerebbe che uno degli assalitori C.P. classe 80 di Villa San Giovanni  avrebbe già avuto problemi  giudiziari per violenza e maltrattamenti e  gli era stata revocata la patria  potestà. Sono  C.P classe 80 Residente a Villa San Giovanni  ono in corso gli accertamenti. Al mal capitato invece portato all' ospedale Riuniti sono stati riscontrati alcune ferite da taglio la frattura di alcune dita

Zio Pasqui è il Nuovo Street Food che porta in Riva allo Stretto la Vera Porchetta Romana

  Zio Pasqui Street Food  è  un Nuovo Format dello Street Food che Porterà la Vera Porchetta Romana in riva Allo Stretto. La  Tipicità del Locale che a Breve aprirà le sue porte  a Villa San Gi Sarà appunto  la VERA PORCHETTA ROMANA, ma non solo,  alla tradizione Romana unirà la bontà della cucina Calabrese, con tantissime sfiziosità che per il Momento Rimangono un"TOP SECRET". Ma ZIO PASQUI sarà anche Salumi e Formaggi di Aziende Calabre. "𝐋'𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞𝐝 𝐨𝐫𝐚 𝐞' 𝐪𝐮𝐚𝐬𝐢 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚'. 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐢 𝐦𝐞𝐬𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐥𝐮𝐧𝐠𝐡𝐢 𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞, 𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐭𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐚 𝐧𝐨𝐢".