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Adesso basta, Reggio la nuova Lampedusa: 6.500 arrivi negli ultimi due mesi

E’ ormai insostenibile l’emergenza immigrati in tutto il Sud Italia: dal 1° gennaio al 31 luglio, in 7 mesi, sono stati oltre 100.000 gli sbarchi certificati dall’operazione Mare Nostrum (quindi in Italia sono arrivate diverse migliaia di migranti in più rispetto a questa cifra). Un record senza precedenti nella storia E ad agosto si stanno registrando i numeri più impressionanti. Soltanto nel porto di Reggio Calabria negli ultimi due mesi, dal 14 giugno al 15 agosto, sono arrivati 6.521 immigrati.
 A giugno ci sono stati due sbarchi che hanno portato 836 migranti, a luglio tre sbarchi per un totale di 2.421 immigrati, nella sola prima metà di questo agosto quattro sbarchi per un parziale di 3.173 migranti. Questo il dettaglio:
  • 15 agosto 21 immigrati
  • 15 agosto: 221 migranti
  • 11 agosto: 1.699 migranti
  • 6 agosto: 1.003 migranti
  • 3 agosto: 250 migranti
  • 23 luglio: 564 migranti
  • 16 luglio: 1.023 migranti
  • 4 luglio: 834 migranti
  • 21 giugno: 618 migranti
  • 14 giugno: 218 migranti
immigrati11Ma cosa succede quando questi immigrati arrivano in città? Alcuni vengono rimpatriati, altri trasportati nei centri d’accoglienza sparsi su tutto il territorio italiano. Nello specifico a Reggio il Comune ha dato la disponibilità di due strutture (lo Scatolone, accanto lo stadio Granillo, e la palestra della scuola Boccioni) dove è allestita una sorta di tendopoli che consente ai migranti di rifocillarsi. Nelle due strutture c’è spazio per poche centinaia di immigrati, ma molti dei 6.500 arrivati a Reggio alla fine ci sono passati perché dopo un giorno o due nella struttura i migranti, come per magia, riescono a scappare e si ritrovano così a piede libero nel territorio cittadino e italiano. Alcuni prendono il treno della speranza verso il nord e verso l’Europa, altri rimangono in città concentrandosi in alcune zone sempre più trasformate in ghetti socialmente esplosivi (vedi zona piazza Garibaldi e villa Comunale, sempre più off-limits), non riuscendo a trovare lavoro (il tasso di disoccupazione è tale che figuriamoci se il tessuto economico locale ha la possibilità di integrare così tante figure) diventano costretti dalla disperazione a compiere reati per sopravvivere, con l’ulteriore rischio di finire nelle grinfie della criminalità organizzata andando così ad alimentare episodi criminali. Senza considerare il rischio per la salute legato agli episodi di malattie contagiose molto pericolose per un ceppo genetico diverso che, per forza di cose, gli immigrati trasportano con se proprio come accadeva per gli italiani quando i nostri nonni andavano in america ma lo facevano dopo aver completato mille documenti, mai clandestinamente, e soprattutto venivano accolti in modo differente, venivano messi in quarantena e poi inseriti in una realtà economica e sociale che aveva spazi per progredire e, anzi, aveva bisogno di manodopera e materiale umano proprio per il “boom” economico degli U.S.A.
E mentre oggi il ministro Alfano si vanta del primato di “accoglienza” dell’Italia, monta la rabbia sociale per una situazione ormai insostenibile. Una rabbia alimentata non certo dal “razzismo”, come dice qualcuno, che non è mai appartenuto alla popolazione italiana (nota per avere nel dna la cultura cattolica e fa di umanità e solidarietà i propri principi fondamentali), ma da uno Stato che maltratta e usa il pugno di ferro con i propri cittadini per poi subire in modo incontrollato quella che si sta rivelando una vera e propria invasione. Disperata, certo. Ma pur sempre invasione (i numeri parlano chiaro). Siamo in grado di organizzarci in modo adeguato per affrontare l’emergenza?Noi del  Movimento Reggini Indignati Martedi' 19 Agosto alle 21 saremo all' Arena Dello stretto di reggio calabria per discutere di questa ed altre emergenze Rifiuti,Aziende Municipalizzate e tanto. Reggio e' dei REGGINI.   

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