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"Basta Precariato e alle politiche del governo Renzi", il 14 novembre sciopero generale



Sciopero generale di tutto il lavoro dipendente, pubblico e privato, per l'intera giornata di venerdì 14 novembre, contro le politiche del governo Renzi e dell'Ue. Ad annunciarlo Francesco Anoldo  Presidente Comitato Precari unendosi cosi' a  Cub, Usi e Adl Cobas sottolineando che "promuoveranno lo sciopero, rendendolo generalizzato e sociale, anche numerose strutture dei Centri sociali e del territorio, comitati e coordinamenti dei precari, organizzazioni studentesche nazionali e locali".
Nello sciopero, sottolinea Anoldo , "vogliamo coinvolgere anche parti significative del piccolo lavoro 'autonomo', schiacciato dalla crisi quanto quello dipendente, i giovani delle partite Iva e delle decine di tipologie di precariato, e pure chi non può scioperare nelle forme tradizionali, chi non ha neanche un contratto o che addirittura lavora gratuitamente. Scioperiamo contro le distruttive politiche di austerità della Ue e del governo Renzi, contro il Jobs Act e l’abolizione dell’art.18, la precarietà permanente e le privatizzazioni, la legge di Stabilità e il Fiscal Compact, il blocco dei contratti nel pubblico impiego".
In particolare, rilevano, "richiediamo l’abolizione della Legge Fornero e pensioni adeguate per tutti/e, un reddito minimo garantito, consistenti aumenti di salari e pensioni per recuperare almeno quanto perso dall’inizio della crisi, significativi investimenti nella scuola, nei servizi pubblici fondamentali (sanità, trasporti ecc..) e nei Beni comuni, nel diritto alla casa. Respingiamo il miserabile ricatto del governo Renzi che, mentre promette fantomatici nuovi diritti a chi non ne ha, vuole levare quei pochi rimasti ai lavoratori/trici, aizzando una competizione spietata tra giovani e meno giovani, tra 'stabili' e precari, vendendo fumo in perfetto stile berlusconiano per nascondere il fallimento delle politiche di austerità, che invece di diminuire il debito pubblico lo hanno aumentato, e di precarietà/flessibilità estrema del lavoro, che, lungi dal ridurre la disoccupazione, la stanno portando a livelli record".
Durante la giornata del 14, si svolgeranno cortei a livello regionale e provinciale, ma anche iniziative diffuse, picchetti, sit-in e azioni in luoghi significativi del conflitto contro le politiche liberiste e di austerità, a partire dalla prima mattinata e fino a tarda sera.

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