<<Abbiamo provveduto a rispondere alle dichiarazioni rese dalla "soubrette" dell'Expo 2015 ma adesso, stante la loro gravità in termini di portato offensivo e non veritiero, chiediamo - afferma Francesco Anoldo Scafaria - alle istituzioni Regione, Provincia e Comune, in primo luogo di provvedere nelle sedi preposte e con gli strumenti idonei.
Posto che è di tutta evidenza il contenuto esclusivamente provocatorio di concetti che non rispondono assolutamente alla verità dello stato dei fatti ma che, al contrario, riportati e ripostati decine e decine di volte possono, grazie soprattutto alla grande cassa di risonanza del web, ingenerare un gravissimo pregiudizio sulle splendide terre del Sud inducendo, un lettore poco attento, a giudicare una terra e la sua cultura per il tramite di un "comunicatore mercenario" che, non si capisce per quale ragione, ha innescato con assoluto dolo una campagna gratuitamente denigratoria.
Se fossimo in un Tribunale chiederemmo decisamente anche la condanna per "lite temeraria" poichè alcuni dei concetti illustrati, che non mi presto a riportare, appartengono ad uno scenario apocalittico che non ha nulla a che vedere con la mia bella Reggio - continua Scafaria - è vero che la città sta attraversando un periodo non del tutto roseo, la chiusura di un terribile commissariamento prolungato e l'insediamento dei nuovi poteri, ma è chiaro che una città, che in primis deve puntare sul turismo, non può essere pregiudicata per il suo rilancio da una cassa di risonanza negativa immeritata come quella di cui siamo stati increduli spettatori negli ultimi mesi e questo accade irrimediabilmente nel momento in cui le viene fatta un tipo di pubblicità che ha tutti i caratteri negativi della "pubblicità ingannevole".
Invito, pertanto, formalmente - conclude Scafaria - i nostri rappresentanti istituzionali, ad ogni livello, ad incontrarsi per predisporre una strategia che non sia di stringatamente di difesa ma, al contrario, di decisa promozione della vera "calabresità", ed anzi considerando che si tratta, in primo luogo, di una battaglia mediatica io ritengo che abbiamo la fortuna di avere "il volto giusto" al momento giusto, adesso però bisogna agire di conseguenza.>>
Posto che è di tutta evidenza il contenuto esclusivamente provocatorio di concetti che non rispondono assolutamente alla verità dello stato dei fatti ma che, al contrario, riportati e ripostati decine e decine di volte possono, grazie soprattutto alla grande cassa di risonanza del web, ingenerare un gravissimo pregiudizio sulle splendide terre del Sud inducendo, un lettore poco attento, a giudicare una terra e la sua cultura per il tramite di un "comunicatore mercenario" che, non si capisce per quale ragione, ha innescato con assoluto dolo una campagna gratuitamente denigratoria.
Se fossimo in un Tribunale chiederemmo decisamente anche la condanna per "lite temeraria" poichè alcuni dei concetti illustrati, che non mi presto a riportare, appartengono ad uno scenario apocalittico che non ha nulla a che vedere con la mia bella Reggio - continua Scafaria - è vero che la città sta attraversando un periodo non del tutto roseo, la chiusura di un terribile commissariamento prolungato e l'insediamento dei nuovi poteri, ma è chiaro che una città, che in primis deve puntare sul turismo, non può essere pregiudicata per il suo rilancio da una cassa di risonanza negativa immeritata come quella di cui siamo stati increduli spettatori negli ultimi mesi e questo accade irrimediabilmente nel momento in cui le viene fatta un tipo di pubblicità che ha tutti i caratteri negativi della "pubblicità ingannevole".
Invito, pertanto, formalmente - conclude Scafaria - i nostri rappresentanti istituzionali, ad ogni livello, ad incontrarsi per predisporre una strategia che non sia di stringatamente di difesa ma, al contrario, di decisa promozione della vera "calabresità", ed anzi considerando che si tratta, in primo luogo, di una battaglia mediatica io ritengo che abbiamo la fortuna di avere "il volto giusto" al momento giusto, adesso però bisogna agire di conseguenza.>>
Commenti
Posta un commento