Passa ai contenuti principali

Catania, coppia uccisa in casa durante rapina: fermato extracomunitario

La scoperta della polizia dopo i controlli su un cellulare rubato trovato al Cara di Mineo. L'uomo sarebbe stato massacrato di botte, la donna lanciata dal balcone

Una coppia di 70enni è stata uccisa nella sua villetta di Palagonia, nel Catanese. A scoprire i cadaveri di Vincenzo Solano, 68 anni, e della moglie Mercedes, 70 anni, è stata la polizia, dopo controlli sul ritrovamento di un telefonino rubato. Lui è stato massacrato di botte, lei è stata lanciata dal balcone. Il movente sarebbe una rapina. Controlli sono in corso su un extracomunitario che era stato fermato dagli agenti al Cara di Mineo.
Il delitto scoperto dopo i controlli al Cara di Mineo - Le indagini sono state avviate dopo che la polizia ha trovato all'ingresso dal Cara di Mineo, nell'ambito di controlli continui, un uomo della Costa d'Avorio in possesso di cellulare, computer e videocamera in un suo borsone. Sono così scattati i controlli e gli investigatori sono risaliti al proprietario di un cellulare e al suo indirizzo a Palagonia.

Il corpo della donna nel cortile della villetta - Sul posto si è recata una pattuglia di carabinieri che ha trovato il corpo della donna nel cortile della villetta della coppia e quello dell'uomo in casa, morto dopo essere stato massacrato di botte. Sulla scena del crimine sono arrivati investigatori della squadra mobile della questura di Catania e del commissariato di Caltagirone per le indagini del caso. L'inchiesta è coordinata dal procuratore Giuseppe Verzera. L'extracomunitario è al momento accusato della ricettazione del materiale rubato.

I vicini: "Una famiglia tranquillissima" - Il delitto è avvenuto nella villa dei Solano, nella centrale via Palermo di Palagonia. Secondo quanto raccontato da alcuni vicini, la coppia era rientrata da una decina d'anni dalla Germania, dove lavorava, ed era conosciuta in paese come una famiglia assolutamente tranquilla. "Li conoscevo bene - aggiunge un vicino - erano persone perbene, assolutamente tranquille. Ieri sera fino all'una e mezza era tutto come sempre. Stamattina verso le 9 è arrivata una macchina dei carabinieri e abbiamo capito che c'era qualcosa che non andava, ma non potevamo immaginare che fosse una cosa così tragica".

Commenti

Post popolari in questo blog

Come, quanto e chi ci guadagna davvero con l’accoglienza migranti

                                 Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano i migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Il Sistema nazionale di accoglienza è articolato in due sotto-insiemi, entrambi coordinati dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e che, in ragione delle differenti funzioni, hanno modelli organizzativi, voci di costo e tempi di permanenza differenziati. Esistono i centri governativi, ossia strutture che offrono accoglienza a diverse tipologie di migranti e che sono suddivise in quattro diverse tipologie: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza); CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo); i CIE (Centri di identificazione espulsione) anch’essi proiettati verso una nuova ident...

La rivolta di Reggio Calabria (1970-1971). 2014 La nostra Rivincita

La rivolta di Reggio Calabria è uno dei moti di protesta più significativi della storia dell’Italia unita, per durata e intensità: diversi mesi di guerriglia urbana e di repressione poliziesca, con frequente uso del tritolo e delle armi da fuoco, centinaia di feriti e cinque morti. Essa fu innescata nel luglio 1970 dalla disputa tra Reggio e Catanzaro per il titolo di capoluogo del nascente ente Regione, che ne fu l’imprescindibile motivo originario. La rivendicazione reggina fu sostenuta con riunioni, comizi, cortei e scioperi, promossi da esponenti locali della Democrazia cristiana, alla guida del Comune e della Provincia. Accanto a essi si schierarono progressivamente membri dei partiti laici di governo, del Movimento sociale italiano, del sindacato e dell’associazionismo (cattolici, in particolare) e della Chiesa. Il Partito socialista italiano e il Partito comunista italiano, pur con qualche dubbio, non aderirono alla protesta, basata su un trasversal...

DEMANSIONAMENTO PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO

Con la sentenza del 06.10.2015, n. 1302, il Tribunale di Cagliari, in linea con altre decisioni del medesimo Tribunale, decidendo un ricorso proposto da un gruppo di infermieri dipendenti di un’azienda sanitaria, ha stabilito che il demansionamento (assegnazione di mansioni inferiori) e la dequalificazione professionale (privazione e/o limitazione di mansioni tipiche del profilo di appartenenza), oltre a costituire un grave inadempimento contrattuale, può essere la causa di un danno non patrimoniale risarcibile. Richiamando i precedenti della Suprema Corte (Cass. S.U. 11.11.2008, n. 26972; Cass. sez. lav. 12.05.2009, n. 10864; Cass. sez. lav. 30.09.2009 n. 20980; Cass. sez. lav. 21.03.2012 n. 4479 – più di recente cfr. ex multis, Cass. sez. lav. 13.06.2014, n, 13499), il Giudice ha significativamente sottolineato che “Il diritto del lavoratore ad esprimere la propria competenza professionale in conformità alle condizioni di assunzione, a conservarl...