Passa ai contenuti principali

Attacco a Parigi inizia la rappresaglia bombardamento su Raqqa

"Decine di raid aerei sulla "capitale" dell'Isis in Siria. Gli Usa stanno fornendo i dati di intelligence ai francesi per colpire

Una vera e propria pioggia di fuoco su Raqqa, la "capitale" dello Stato islamico in Siria: lo riferiscono gli attivisti anti-Isis nella città. "Almeno 30 i raid aerei" nelle ultime ore, "che si sono intensificati in serata". L'energia elettrica è saltata. A Raqqa sono stati addestrati gli attentatori che hanno attaccato Parigi. La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa parigino: questa è la prima reazione militare francese su Isis.

Gli Stati Uniti stanno fornendo alla Francia dati di intelligence per i raid in Siria: lo scrive il Wall Street Journal. Intanto, gli attivisti anti-Isis di Raqqa, affermano che la gran parte dei centri nevralgici dello Stato islamico "sono stati bombardati".

A Parigi chiuse le moschee radicali - E la reazione del governo francese continua anche in patria. Il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, in diretta su France 2, ha detto di aver avviato i procedimenti per lo "scioglimento" di quelle moschee in cui "certi soggetti fomentano l'odio". "Non ho atteso lo stato d'emergenza per combattere i predicatori d'odio ma lo stato d'emergenza ci deve permettere di agire in modo più rapido", ha detto Cazeneuve.

Al Baghdadi ha dato il via libera agli attentati - E sembra ormai certo che è stato il Califfo dell'Isis Abu Bakr al-Baghdadi in persona ad ordinare di colpire i Paesi "nemici" creando un'unità specifica per la pianificazione degli attacchi terroristici. Cellula terroristiche che secondo gli 007 iracheni (i quali avevano avvertito sia Parigi che gli Usa di un imminente attacco) "era composto da 24 elementi, 19 con il compito di effettuare gli attentati, addestrati a Raqqa", la "capitale" del Califfato in Siria, "e altri 5 per il coordinamento e la logistica": in altre parole individuare i nascondigli e procurare armi ed esplosivi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Come, quanto e chi ci guadagna davvero con l’accoglienza migranti

                                 Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano i migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Il Sistema nazionale di accoglienza è articolato in due sotto-insiemi, entrambi coordinati dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e che, in ragione delle differenti funzioni, hanno modelli organizzativi, voci di costo e tempi di permanenza differenziati. Esistono i centri governativi, ossia strutture che offrono accoglienza a diverse tipologie di migranti e che sono suddivise in quattro diverse tipologie: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza); CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo); i CIE (Centri di identificazione espulsione) anch’essi proiettati verso una nuova ident...

La rivolta di Reggio Calabria (1970-1971). 2014 La nostra Rivincita

La rivolta di Reggio Calabria è uno dei moti di protesta più significativi della storia dell’Italia unita, per durata e intensità: diversi mesi di guerriglia urbana e di repressione poliziesca, con frequente uso del tritolo e delle armi da fuoco, centinaia di feriti e cinque morti. Essa fu innescata nel luglio 1970 dalla disputa tra Reggio e Catanzaro per il titolo di capoluogo del nascente ente Regione, che ne fu l’imprescindibile motivo originario. La rivendicazione reggina fu sostenuta con riunioni, comizi, cortei e scioperi, promossi da esponenti locali della Democrazia cristiana, alla guida del Comune e della Provincia. Accanto a essi si schierarono progressivamente membri dei partiti laici di governo, del Movimento sociale italiano, del sindacato e dell’associazionismo (cattolici, in particolare) e della Chiesa. Il Partito socialista italiano e il Partito comunista italiano, pur con qualche dubbio, non aderirono alla protesta, basata su un trasversal...

La Squadra di Falcomatà

Martedì giureranno i componenti del nuovo staff del sindaco metropolitano. Gran parte sono persone legate a filo doppio con il primo cittadino di Reggio REGGIO CALABRIA   Compagni di calcetto, compari d'anello e amici di vecchia data. Sono questi i componenti del nuovo staff del sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che giureranno martedì prossimo a Palazzo Alvaro, sede del nuovo Ente. Si tratta di Giovanni Sassi, Marco Torchia, Gianluca Neto Dall'acqua, Antonio Laganà, Francesco Legato, Mario Cardia, Angela Marra, Antonino Moschella e Lavinia Marino. Saranno loro i componenti dello staff incaricati di coadiuvare il sindaco metropolitano nel disbrigo delle incombenze della città metropolitana. Un incarico part-time, retribuito con 650 euro al mese, cui tanti aspiravano, ma affidato dal sindaco a persone a lui storicamente vicine. E non solo per questioni prettamente politiche. Lo svela Caterina Tripodi sul Quotidiano del Sud, su cui si legge «a parte Lavinia...