Passa ai contenuti principali

Ballico (Ugl Medici): “Emendamento su assunzioni solo goccia nell’oceano”

“Nonostante le rassicurazioni del ministro Lorenzin, l’emendamento che dovrebbe garantire l’assunzione del personale per far fronte alle norme Ue sull’orario di lavoro rappresenta solo una goccia nell’oceano, in termini di fabbisogno, ai fini di colmare le carenze di organico. Restano quindi invariati i nostri timori sull’insufficienza degli interventi del Governo per la salvaguardia della sanità pubblica e perciò confermiamo lo sciopero di domani”.
 
Lo dichiara in una nota il segretario nazionale dell’Ugl Medici, Daniela Ballico, spiegando come “l’assunzione di seimila unità, tanto sbandierata in questi giorni, si traduce in media con 300 persone per ogni singola regione. E’ evidente, quindi, che in regioni come la Lombardia o il Lazio, la possibilità di assumere 150 medici e 150 infermieri sia del tutto irrisoria. Basti pensare, ad esempio, che ogni anno il fabbisogno ordinario di personale medico per la Regione Lombardia è nell’ordine di un migliaio di unità. A ciò si aggiunge, poi – continua la sindacalista – un sistema, da cui l’Esecutivo intende reperire le risorse finanziarie per le assunzioni, basato su risparmi che al momento non è nemmeno in grado di quantificare e verificare”.

 
“Come abbiamo più volte denunciato – aggiunge – manca una visione di insieme delle problematiche del Ssn e, soprattutto, la volontà di affrontare in maniera risolutiva questioni che stanno mettendo a rischio la tenuta del sistema. E’ evidente, infatti, – conclude Ballico – come l’unica soluzione sia quella di aumentare le risorse a disposizione del Ssn, ma il Governo sembra voler piuttosto continuare a prendere in giro la categoria”.
fonte: quotidianoinsanita.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Come, quanto e chi ci guadagna davvero con l’accoglienza migranti

                                 Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Interno, attualmente ci sono in Italia migliaia di strutture temporanee che ospitano i migranti per la cui gestione sono stati stanziati 1,16 miliardi di euro. Il Sistema nazionale di accoglienza è articolato in due sotto-insiemi, entrambi coordinati dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, e che, in ragione delle differenti funzioni, hanno modelli organizzativi, voci di costo e tempi di permanenza differenziati. Esistono i centri governativi, ossia strutture che offrono accoglienza a diverse tipologie di migranti e che sono suddivise in quattro diverse tipologie: CPSA (Centri di primo soccorso e accoglienza); CDA (Centri di accoglienza), CARA (Centri di accoglienza per richiedenti asilo); i CIE (Centri di identificazione espulsione) anch’essi proiettati verso una nuova ident...

La rivolta di Reggio Calabria (1970-1971). 2014 La nostra Rivincita

La rivolta di Reggio Calabria è uno dei moti di protesta più significativi della storia dell’Italia unita, per durata e intensità: diversi mesi di guerriglia urbana e di repressione poliziesca, con frequente uso del tritolo e delle armi da fuoco, centinaia di feriti e cinque morti. Essa fu innescata nel luglio 1970 dalla disputa tra Reggio e Catanzaro per il titolo di capoluogo del nascente ente Regione, che ne fu l’imprescindibile motivo originario. La rivendicazione reggina fu sostenuta con riunioni, comizi, cortei e scioperi, promossi da esponenti locali della Democrazia cristiana, alla guida del Comune e della Provincia. Accanto a essi si schierarono progressivamente membri dei partiti laici di governo, del Movimento sociale italiano, del sindacato e dell’associazionismo (cattolici, in particolare) e della Chiesa. Il Partito socialista italiano e il Partito comunista italiano, pur con qualche dubbio, non aderirono alla protesta, basata su un trasversal...

DEMANSIONAMENTO PROFESSIONALE IN AMBITO SANITARIO

Con la sentenza del 06.10.2015, n. 1302, il Tribunale di Cagliari, in linea con altre decisioni del medesimo Tribunale, decidendo un ricorso proposto da un gruppo di infermieri dipendenti di un’azienda sanitaria, ha stabilito che il demansionamento (assegnazione di mansioni inferiori) e la dequalificazione professionale (privazione e/o limitazione di mansioni tipiche del profilo di appartenenza), oltre a costituire un grave inadempimento contrattuale, può essere la causa di un danno non patrimoniale risarcibile. Richiamando i precedenti della Suprema Corte (Cass. S.U. 11.11.2008, n. 26972; Cass. sez. lav. 12.05.2009, n. 10864; Cass. sez. lav. 30.09.2009 n. 20980; Cass. sez. lav. 21.03.2012 n. 4479 – più di recente cfr. ex multis, Cass. sez. lav. 13.06.2014, n, 13499), il Giudice ha significativamente sottolineato che “Il diritto del lavoratore ad esprimere la propria competenza professionale in conformità alle condizioni di assunzione, a conservarl...