Necessario e urgente confronto con organizzazioni di categoria
“Finalmente anche il ministro Lorenzin, ha ammesso che il tardivo adeguamento del nostro Paese alla disciplina europea in merito agli orari di lavoro del personale sanitario ha determinato problemi tali da richiedere l’elaborazione di ‘una proposta normativa che non prevede ulteriori deroghe’”.
Lo dichiara il segretario nazionale dell’Ugl Sanità e dell’Ugl Medici, Daniela Ballico, spiegando come ciò confermi che “i continui allarmi da noi lanciati in questi mesi sulle conseguenze che il mancato rispetto dell’orario massimo di lavoro avrebbe avuto sulla qualità e l’efficienza delle prestazioni sanitarie e sulla stessa tutela della salute pubblica, erano più che fondati”.
“Ci rincuora sapere che si sta prevedendo una ‘procedura concorsuale straordinaria per l’assunzione di nuovi medici e infermieri con una quota dei posti riservata alla stabilizzazione del personale precario’ – continua la sindacalista – perché non solo riteniamo che sia la strada giusta per superare le difficoltà derivanti da anni di blocco del turn-over e di personale costretto a turni massacranti per sopperire alle crescenti esigenze assistenziali, ma anche l’unica percorribile per garantire a medici e infermieri la possibilità di svolgere in condizioni idonee la propria professione, tenendo anche in considerazione la delicatezza delle situazioni che si trovano ad affrontare”.
“Riteniamo tuttavia indispensabile – conclude – a maggior ragione in questa fase di transizione in cui le Regioni stanno interpretando in maniera disomogenea l’applicazione della direttiva europea, un preventivo confronto con le organizzazioni sindacali di categoria, al fine di trovare soluzioni condivise nel pieno rispetto delle norme giuridiche e contrattuali vigenti”.
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