di Francesco Anoldo.
Contestati a vario titolo i reati di truffa aggravata, false scritture contabili e appropriazione indebita. Per gli inquirenti, i quattro indagati hanno a vario titolo partecipato ad un’operazione di acquisizione in realtà destinata solo a spogliare la clinica. Una manovra in cui ognuno ha avuto un ruolo e un peso diverso. Campanelli d’allarme che forse avrebbero dovuto mettere sull’avviso un po tutti si erano già avuti a dicembre 2015.
“Noi di Confintesa Sanità” dichiara il Segretario Regionale, Francesco Anoldo “avevamo nel corso dei numerosi incontri prospettato il finale che si è adesso palesato. L’amministrazione si era limitata a dire che «i finanziamenti sono stati eseguiti su richiesta del socio di maggioranza al fine di porre rimedio ad esigenze di liquidità dell’allora Gruppo Sant’Alessandro spa». In bilancio invece, quel debito si è trasformato in un «credito verso controllante»”.
Peccato che nel frattempo la controllante fosse cambiata e nessuno abbia mai neanche iniziato a far tornare quei soldi in cassa. Una manovra spericolata costata l’accusa di false scritture contabili. Un parente povero del reato di falso in bilancio, stravolto dalle ultime evoluzioni legislative.
“L’azienda continua a depauperarsi e ad accumulare perdite su perdite, i dipendenti collezionano stipendi arretrati e anche i contributi non vengono versati” dichiara il Segretario Nazionale Confintesa Sanità, Domenico Amato che prosegue “la voragine che nell’anno precedente aveva inghiottito l’intero capitale sociale si allarga. Invece di colmarla, ci si limita ad (tentare di) occultarla con un gioco di prestigio (societario). Villa Aurora spa diventa Villa Aurora srl, con capitale sociale di soli 10mila euro. Insomma Villa Aurora è da tutti i punti di vista sull’orlo del precipizio portandosi dietro oltre 90 famiglie nel silenzio assordante delle istituzioni locali e regionali”.
“Noi di Confintesa Sanità” concludono Anoldo e Amato “siamo pronti a difendere i lavoratori a 360 gradi poiché, nonostante le spettanze, hanno continuato con professionalità e dedizione a svolgere il proprio lavoro, vittime di gente senza scrupoli”.
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